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I ragazzi, l'alimentazione e l'attività fisica

OKkio alla Salute: il convegno 2013 e i risultati della terza raccolta dati

21 febbraio 2013 - È in diminuzione la percentuale di bambini tra gli 8 e i 9 anni in eccesso ponderale: è questo il dato più incoraggiante che emerge dalla terza raccolta dati di OKkio alla salute (pdf 386 kb), condotta nel 2012 su un campione di 2623 classi della scuola primaria, 46.492 bambini e 48.682 genitori, distribuiti in tutte le Regioni italiane. Infatti, i dati rilevati nel 2012 indicano che il 22,1% dei bambini è in sovrappeso e il 10,2% obeso, valori che nelle precedenti rilevazioni erano rispettivamente 23,2% (2008-09) e 23% (2010) per il sovrappeso e 12% (2008-09) e 11,2% (2010) per l’obesità.

Tuttavia, nonostante questo aspetto positivo, la presentazione dei risultati della terza raccolta dati avvenuta nel corso del convegno “Il sistema di sorveglianza OKkio alla Salute: risultati 2012” (Roma, 20 febbraio 2013) ha confermato livelli elevati di eccesso ponderale infantile in Italia osservati nelle prime due raccolte (2008-09, pdf 5,6 Mb e 2010, pdf 4,2 Mb), collocandola tra i primi posti in Europa, e quindi la necessità di aumentare gli sforzi comuni per contrastare tale fenomeno. Leggi il comunicato stampa sul sito dell'Iss e sul sito del ministero della Salute.

La fotografia italiana

Nonostante un lieve miglioramento della percentuale di bambini che pratica attività fisica, sono ancora troppo frequenti abitudini alimentari scorrette e comportamenti sedentari. Infatti sul piano nutrizionale è emerso che il 9% dei bambini salta la prima colazione mentre per il 31% non è adeguata, il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante, il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura e il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. Il 16% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 17% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 42% ha la televisione in camera, il 36% la guarda e/o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno e solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta. Questi dati, esposti da Angela Spinelli e Anna Lamberti (Reparto salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss), evidenziano inoltre la presenza di un gradiente Nord-Sud che porta la Campania in vetta alla classifica con quasi un bambino su due in eccesso ponderale e le Provincie autonome di Trento e Bolzano al lato opposto della scala.

Un’ulteriore fotografia è stata offerta da Laura Censi (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, Inran) con i dati dello studio di approfondimento Zoom8, condotto in aree geografiche con diversa prevalenza di sovrappeso e obesità nei bambini approfondendo alcuni aspetti relativi all’ambiente familiare, allo stile di vita e alle abitudini alimentari dei bambini della scuola primari. I risultati presentati sulle abitudini alimentari mostrano una scarsa aderenza alla dieta mediterranea e alle raccomandazioni internazionali dell’Oms sull’alimentazione.

Il punto di vista dei relatori

Gli interventi della giornata sono stati focalizzati sull’analisi dei dati e delle prospettive di intervento necessarie per proseguire nel trend positivo. Stefania Salmaso (direttore Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Cnesps-Iss), Giuseppe Ruocco (ministero della Salute), Fabrizio Oleari (ministero della Salute), Daniela Galeone (ministero della Salute) e Francesco Branca (Organizzazione mondiale della sanità, Oms) hanno offerto una panoramica sullo scenario politico nazionale e internazionale ricordando il fondamentale ruolo della prevenzione nell’ambito delle malattie cronico degenerative a partire dalla giovane età. Durante i lavori si è infatti sottolineato più volte come i bambini sono predittori di salute ed è per questo fondamentale insegnargli stili di vita corretti. Sforzi che appaiono in linea con la cornice mondiale in cui la situazione è caratterizzata dalla presenza di 43 milioni di bambini in eccesso ponderale, per cui l’Oms ricorda l’importanza di fattori come allattamento al seno, la qualità alimentare garantita da misure dirette a produttori e distributori di alimenti e la riduzione della pressione pubblicitaria diretta ai bambini attraverso un nuovo quadro normativo.

Una parte importante dei lavori è stata dedicata al “come fare”, soprattutto grazie alle presentazioni di Paola Nardone (Reparto salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss) e Gianfranco Mazzarella (Comitato tecnico OKkio alla salute) che hanno raccontato il lavoro di preparazione degli interventi di promozione della salute: dall’analisi della letteratura disponibile alla traduzione della evidence in un’azione in grado di produrre risultati nei vari contesti un cui si lavora.

Ma, come ricorda Alessandro Vienna (ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca, Miur), il cibo è cultura e in un Paese con una forte tradizione alimentare come il nostro non si può prescindere dall’analisi di ciò che mangiamo e di ciò che mangeremo, per cui è necessario insegnare sia l’eticità dell’alimentazione e le connessioni che si creano tra la produzione alimentare e l’ambiente in cui viviamo, sia la curiosità verso il cibo etnico che avvicina le culture che stanno popolando la nostra Penisola dopo le ondate migratorie degli ultimi anni.

A chiusura della mattina Barbara De Mei (Unità di comunicazione e formazione, Cnesps-Iss) ha mostrato alcuni dei prodotti di comunicazione realizzati negli anni per le scuole e i pediatri ricordando l’importanza di considerare la comunicazione come uno strumento di promozione della salute in grado di migliorare le competenze dell’individuo e le competenze degli operatori che interagiscono con la popolazione in un processo positivo che parte dalla motivazione degli operatori per arrivare a una migliore organizzazione del lavoro con la popolazione che a sua volta, informata dei rischi di stili di vita scorretti, è più propensa a cambiare abitudini.

Nella tavola rotonda pomeridiana sono state presentate alcune azioni regionali di promozione della salute per contrastare l’obesità e i comportamenti a rischio nei bambini. Margherita Caroli (Asl BR) per la regione Puglia ha illustrato il progetto S.B.A.M., Marina Bonfanti (Regione Lombardia) ha inquadrato la programmazione regionale della Lombardia e le varie iniziative delle Asl; Giulia Cairella (Asl RM B) nell’ambito del Piano regionale di prevenzione del Lazio ha presentato un intervento di formazione/aggiornamento e comunicazione in un campione di scuole, Serena Meloni (Regione Sardegna) ha parlato del Sardegna NeSS, uno strumento fondamentale per promuovere l’approccio multistakeholder per la prevenzione e la promozione della salute; Marco Cristofori (Asl Umbria 2), per la Regione Umbria, ha relazionato su un approccio partecipato, dalla sorveglianza OKkio all’analisi di contesto secondo Green, per la promozione delle buone abitudini alimentari nella scuola primaria e Marcello Caputo (Asl CN1) della Regione Piemonte ha presentato Okkio all’etichetta - la banca dati regionale degli snack confezionati come strumento di sorveglianza e pianificazione di iniziative di prevenzione.

 

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